6 febbraio 2009

PARCO NAZIONALE DEGLI IBLEI

Dal giornale La Sicilia del 04 febbraio 2008:
Sì del Tar al parco degli IbleiAllinea a sinistraE' stato respinto il ricorso promosso dalla Regione.
Sarà la prima riserva nazionale della Sicilia.
Verrà istituito il Parco nazionale degli Iblei. Il Tar (Tribunale regionale amministrativo) ha infatti respinto il ricorso della Regione che si era opposta all'istituzione di questo Parco naturale sostenendo che essendo la Sicilia a statuto speciale non si potessero istituire parchi nazionali. Invece secondo il Tar questo è possibile e quindi resta valida l'istituzione del Parco nazionale degli Iblei.
Sulla istituzione di questo parco c'era stata una certa preoccupazione da parte degli allevatori. Infatti si pensava che, oltre ai già vigenti vincoli paesaggistici, intervenissero altri vincoli che andavano a penalizzare sia la zootecnia che l'agricoltura.
Preoccupazioni per le attività produttive avevano espresso anche le Camere di commercio di Siracusa e Ragusa.
Da parte di Paolo Uccello, che è stato, da assessore provinciale all'Ecologia, tra i promotori per l'istituzione di questo parco, si tratta di preoccupazioni non giustificate in quanto l'istituzione del Parco salverà uno straordinario giacimento di biodiversità, di ricchezza storica ed etnoantropologica, un modello di sviluppo ecosostenibile.
«Di tutto questo – afferma Uccello – si potranno avvantaggiare sia la zootecnia sia la agricoltura creando un marchio che potrà garantire la qualità del territorio ibleo».
L'istituzione del Parco, inoltre, apre la possibilità di grandi opportunità e vantaggi poichè si possono sfruttare leggi, regolamenti e fondi considerevoli e si potrà avere un sicuro incremento di flusso turistico interessato al paesaggio ed alle caratteristiche uniche delle aree iblee. La biodiversità è data da migliaia di specie vegetali ed animali. La particolarità di questo territorio si evince dal fatto che nel resto dell'Europa sono centinaia queste specie vegetali ed animali: in un metro quadro negli Iblei possiamo individuare quindici specie diverse di piante.
Il Parco degli Iblei insisterà per il 60% il territorio siracusano. È il primo parco nazionale, in quanto gli altri che sono stati istituiti in Sicilia sono regionali. Il parco degli Iblei, quindi, è alla stessa stregua di quello dell'Abruzzo, della Valle d'Aosta, del Trentino, e rappresenta una occasione di sviluppo del territorio. Infatti con l'istituzione del parco degli Iblei ci sarà la possibilità di dare una certificazione di qualità ai prodotti e al territorio con la creazione di filiere produttive e pratiche agronomiche sempre più attente all'ambiente.
Con l'istituzione del parco nazionale degli Iblei, inoltre, si potrà rimediare a quel dissesto idrogeologico che è stato causato dall'incuria e dall'abbandono delle campagne.
P. M.
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L'articolo del giornale, mi dà lo spunto per fare alcune considerazioni:
Il mio parere (per quello che può contare), è che un parco nazionale (e sottolineo “nazionale”) degli Iblei sarebbe (o è) cosa buona e giusta.
Importante che non si trasformi nella solita “colonizzazione” territoriale com’è avvenuto per la nostra (e sottolineo “nostra”) valle dell’Anapo da parte della forestale.
Sicuramente, ci potrebbero essere nuove occasioni per nuovi posti di lavoro, sperando (anche per questo aspetto) organizzati in modo diverso e più ....produttivo rispetto a quelli dell’attuale forestale (mi pare che bastano circa 100 giorni per avere diritto a una serie di riconoscimenti finanziarie abbastanza sostanziose).

Vorrei anche raccontare che, questa estate, ho conosciuto un dirigente dell’associazione Ente Fauna Siciliana, la quale è stata tra le prime associazioni che ha promosso e si è battuta per l'istituzione di questo parco.
L’occasione è stata una bellissima e lunga passeggiata nelle spiagge della riserva di Vendicari (con il relativo reportage fotografico che appena possibile vorrei mostrarvi), per il monitoraggio d’eventuali orme di tartarughe marine, che in quel periodo depositano le uova proprio in quelle spiagge (lo sapevate? Io no!).
Quel giorno, già interessante solo per vista di questi bellissimi luoghi, la persona che mi accompagnava (Paolo Pantano), sapendo che ero Sortinese, mi disse che proprio nella nostra cittadina, nel 2003, era stato tenuto un convegno inerente al futuro parco degli Iblei e che, di questo convegno, la stessa associazione aveva pubblicato un libro (costo 10 euro) con gli atti” dello stesso.
Ebbene il libro è ...quiiiiii!
Per chi avesse tempo e voglia di farlo, ho “estrapolato” una serie di pagine con gli interventi (alcuni parziali, alcuni integrali, come quella dell’allora Sindaco Orazio Mezio) che si possono leggere nella sottostante “galleria fotografica”, in modo da farsi un’idea del “lavoro” che ci sta dietro a certe iniziative.
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L'UOMO NEGLI IBLEI
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link di approfondimento:
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PASSEGGIATA
OASI VENDICARI - DA ELORO A CALAMOSCHE

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11 commenti:

Gianni Di Pasquale ha detto...

Carissimi amici del blog, mi sembra che la ...carne l’abbiamo già nutrita abbastanza....
Perché non si affermi che noi Sortinesi pensiamo solo alla pancia, a questo punto, vorrei proporre di nutrire un po’ anche lo ...spirito.
Lo spunto per farlo, l’ho preso da un articolo del giornale “La Sicilia” del 4 febbraio 2008, dal quale, ricamandoci un po’, è nato il post sul costituendo parco degli Iblei.

Sarebbe molto interessante e apprezzata, una eventuale visita di qualcuno tra quelli che si sono impegnati a promuovere il futuro parco, magari per spiegarci quali potrebbero essere le prossime tappe di questa nuova creatura, e anche rassicurarci sul suo futuro non clientelare e che, nella sua gestione, non escluda le Amministrazioni Comunali nel cui territorio graviterà il parco.

Non avevo mai pensato che queste nostre bellissime colline, potrebbero darci un’ulteriore identità di appartenenza, e in futuro, tutti gli abitanti di questo pezzo di Sicilia, potrebbero essere identificati come appartenenti alla zona Iblea (diversa dalla Padaìa) e quindi IBLEICI.

fulvio sortinese doc ha detto...

Rimanento sulla riservatezza, dico che mi sembra una buona notizia, o la notizia e' addirittura molto bella ma..da buon siciliano sono un po' scettico......sperem
Effettivamente non saprei cosa ci potrebbe essere di negativo per noi della zona, peggio di cosi' penso che non possa andare, al fiume la forestale ti fa entrare quando vuole
con la scusa che ha piovuto e si possono "ruzzolare" delle pietre,non so come sia la situazione della caccia, volevano dare delle zone libere ai cacciatori ma nisba..... nelle aree chiuse dalla forestale non ci si puo' transitare magari rimanendo nelle zone che potrebbero dare libere alla visita della gente, insomma che le abbiamo a fare queste belle zone?
solo per dire che da noi cresce il platano orientale, e anche molta "sciataretra"?....
Ciao Fulvio

Gianni Di Pasquale ha detto...

L'amico Paolo Pantano, consigliere dell'associazione dell'ENTE FAUNA SICILIANA, mi scrive per precisare che non è il TAR ad aver respinto il ricorso della Regione Siciliana ma addirittura la CORTE COSTITUZIONALE con sentenza n° 12 del 23 genn. 2009.
chi volesse leggere il testo lo trova nel sito della corte costituzionale.
Questo è l'indirizzo:
http://www.cortecostituzionale.it/

il giornale "La Sicilia" del 21 febbraio 2010 ha detto...

Si redige la mappa del previsto parco degli Iblei convocati dall'assessore i tecnici interessati

Dopo il vertice al ministero dell'Ambiente, convocato dal ministro, Stefania Prestigiacomo, per programmare le iniziative per il previsto parco degli Iblei, l'assessore provinciale alla Ecologia, Vincenzo Reale, ha convocato i tecnici interessati per redigere la mappa del territorio da inserire nel parco. Appena sarà stata redatta la mappa, verranno convocati i sindaci dei Comuni interessati per definire le aree che andranno a far parte del Parco degli Iblei.
L'istituzione di questo parco potrà determinare, se sarà sfruttata nel senso positivo, quella che potrà essere una svolta nella tutela ambientale del Sud-Est della Sicilia.
Inoltre l'istituzione del parco apre opportunità e vantaggi possibili poiché si possono sfruttare leggi, regolamenti e fondi considerevoli e si potrà avere un sicuro incremento di flusso turistico interessato al paesaggio ed alle caratteristiche uniche delle aree iblee. L'inserimento nei circuiti turistici di questi parchi nazionali ha fatto sì che territori pressoché sconosciuti oggi sono noti in gran parte del mondo. Lo stesso, quindi, potrebbe essere per il parco degli Iblei.
Questo parco potrebbe diventare un laboratorio dello sviluppo sostenibile, all'interno del quale si potranno promuovere le culture che hanno permeato l'ambiente e il paesaggio della Sicilia sud-orientale in modo da rappresentare e raccordare l'evoluzione della natura e l'attività umana. Ci sarebbe anche possibilità di dare una certificazione di qualità ai prodotti e al territorio, con la creazione di filiere produttive e pratiche agronomiche sempre più attente all'ambiente.
P. M

Anonimo ha detto...

CARISSIMI LETTORI, SONO FIGLIA DI UN COLTIVATORE DIRETTO, IL SUO GIARDINO DI ARANCE QUEST'ANNO HA PRODOTTO BEN € 55.000,00 MILA,PERCHè?... MIO PAPà, LA MATTINA SI SVEGLIA E PORTA IL CAFFè ALLE SUE ARANCE, LI CONCIMA CON CONCIME BIOLOGICO OGNI ANNO, PASSA LA FRESA PER ELIMINARE L'ERBA CHE CRESCE SOTTO GLI ALBERI E TENERE TUTTO PULITO OGNI QUAL VOLTA NE SIA NECESSARIO, EFFETTUA LA POTATURA SUGLI ALBERI OGNI QUAL VOLTA NE SIA NECESSARIO...E IN PIù è TUTTO BIOLOGICO..
ORA DICO IO ALLA GENTE IGNORANTE CHE USA IL TERMINE CAMPAGNOLO COME DISPREGIATIVO E CHE NON CAPISCE L'IMPORTANZA DELLA TERRA DALLA QUALE MANGIANO I FRUTTI. SE NON SAPETE NEANCHE DOVE STATE DI CASA COME POTETE DIRE CHE è UNA COSA POSITIVA L'ISTITUZIONDE DEL PARCO?
INNANZI TUTTO VIENE BLOCCATA OGNI ATTIVITà EDILIZIA, QUINDI IO CHE DEVO ANDARE A SPOSARMI NON POTRò FABBRICARE LA CASA NEL MIO TERRENO...E COME ME ALTRE 2.000 PERSONE...VERRà PENALIZZATO IL TURISMO.. E LA COSA CHE PIù CONTA è CHE VERRANNO MESSI IN GINOCCHIO AGRICOLTURA E ALLEVAMENTO DI BESTIAME, IN POCHE PAROLE VERRà PENALIZZATA L'ECONOMIA E PRODOTTA LA DISOCCUPAZIONE.
QUINDI,CARI SIGNORI,A NOI PROPRIETARI TERRIERI VERRANNO ESPROPRIATE LE TERRE SENZA ALCUN DIRITTO E PAGAMENTO PERCHè, VI SPIEGO,CHE NON POTREMO PULIRE I TERRENNI ANZI DOVREMO LASCIARVI CRESCERE LE SPINE ALTE 2-3 METRI PERCHè PIANTE AUTOCTONE E DI CONSEGUENZA NON RACCOGLIERNE NEANCHE I FRUTTI PERCHE SARà IMPOSSIBILE ENTRARE NEL TERRENO..NON POTREMO POTARE GLI ALBERI E QUINDI LASCIARLI COL PESO ADDOSSO FINO A QUANDO I RAMI NON SI SPACCANO NEL MEZZO PERCHè TROPPO PESANTI, NON POTREMO RACCOGLIERE GLI ASPARAGI SELVATICI, NON POTREMO USARE I TRATTORI CHE TENIAMO IN AZIENDA, NON POTREMO USARE CONCIMI E DI CONSEGUENZA AVERE UN PRODOTTO QUANTITATIVO ...MA ALLORA A VANTAGGIO DI CHI è QUESTO PARCO? DEL SIGNOR Napolitano Giorgio CHE HA FIRMATO IL DECRETO..A VANTAGGIO DI ALTRI Politici DI MERDA DA CUI PASSANO I FONTI COMUNITARI PER ISTITUIRLO O A VANTAGGIO DI ALTRI ENTI COME....

QUESTA è L'ITALIA COMUNQUE...

TUTTI DICONO CHE IN SICILIA C'è LA MAFIA.. MA NEL 1990 FORSE.. OGGI LA MAFIA è AL NORD, FORMATA DA COLORO CHE VEDONO LA SICILIA COME FONTE D'INVESTIMENTO PER LA RAFFINERIA E PER L'AGRICOLTURA I CUI PRODOTTI COMPRATI VENGONO SPEDITI ALL'ESTERO E VOI ALTRI MANGIATE VELENO...
L'ISTITUZIONE DI UN PARCO NAZIONALE NON è COMUNQUE UNA PASSEGGIATA NELLE PIù BELLE FAUNE PAESAGGISTICHE MA SEGNA LA FINE DELLA NOSTRA AGRICOLTURA.
SPERO CHE TUTTI QUELLI CHE MANGERANNO SULL'ISTITUZIONE DI QUESTO PARCO (SE NON CI SARANNO FORTI OPPOSIZIONI) FINIRANNO QUEI SOLDI IN MEDICINE... PER OGGI è TUTTO..

Il Cittadino ha detto...

Caro anonimo (figlia dell’agricoltore),
forte, ma soprattutto molto duro il
Tuo post.
Sono certo che sarai arrabbiata per
un qualche motivo a Te molto valido.
Non si può comunque, credimi,
sparare nel mucchio solo per
poter portare a casa la “preda”.
Da parte mia, sono certo che
quanto da Te scritto, è frutto di
una Tua forte delusione nei
confronti di tutti quei politici che
ritengono la lealtà e l’onestà solo un
OPTIONAL.

Tanti auguri.

Anonimo ha detto...

CARO AMICO NON SONO L'UNICA A PENSARE QUESTE COSE COME ME CI SONO ALTRE 2.000 PERSONE... INSIEME CI RIUNIREMO PER COMBATTERE LA NOSTRA CAUSA LEGALE... MA QUI SE NON SCAPPANO VICENDE BRUTTE NON SI CAPISCE NIENTE... DOVREMO FORSE AFFRONTARE UNA SECONDA RIVOLUZIONE CONTADINA??...

Gianni Di Pasquale ha detto...

Carissima anonima contadina,
Rispetto il tuo... grido di dolore e rabbia, ma vorrei contestarlo nella forma e nella sostanza.
Il “tutto maiuscolo” (contrario all’etica della rete) del tuo commento, denota la volontà di gridare” “sgarbatamente” (nel senso dell’onorevole Vittorio Sgarbi...) le tue ragioni, cosa da evitare in una pacata e democratica discussione.
Mi pare che qui, nel post di questo blog, non sia mai stato usato il termine “campagnolo” anche se personalmente (da campagnolo) non lo considero offensivo. Mi pare che, a Sortino, se si voleva (o si vuole ancora?) offendere qualcuno gli si dava del “viddanu”.

Per quanto riguarda il futuro parco degli Iblei, non ho certezze, ma sono fermamente convinto che tuo padre potrà continuare tranquillamente a portare il caffè alle sue amate arance, fresare il terreno e concimarlo biologicamente. Credo anzi che, con l’avvento del parco, questo tipo di attività agricola, sarà sicuramente rivalutata e coccolata. Perché un parco nazionale (da non confondere con una riserva) dovrebbe impedire questo? Chi l’ha detto? Dov’é scritto?
Perché un parco dovrebbe impedirvi di pulire e falciare l’erba dal tuo terreno? Chi l’ha detto? Dov’é scritto?
Riguardo ai politici di “emme” (come li definisci tu), penso, diversamente da te, che siano proprio loro ad aver paura del parco, e lo hanno (tra un cannolo e l’altro) ostacolato.
Per quanto riguarda la firma del Presidente Napolitano (ammesso che ci sia stata) stenderei un velo pietoso su altre firme che lo stesso Presidente (forse) avrebbe potuto evitare di apporre.

Anche sulla mafia in Sicilia (sicuramente estesa anche al nord), stenderei un’altro velo pietoso.

Per quanto riguarda l’edilizia immagino (e spero) sarà più difficile costruire (fuori dal piano regolatore) come e dove si vuole ma, non disperare, le vie dell’ennesimo condono saranno sempre infinite...

Per concludere, t’invito a leggere il libro “l’uomo degli Iblei” del quale troverai ampli stralci (107 foto-pagine) in questo post. Alla fine della lettura di questo libro, sono certo che converrai con me sulla necessità di salvaguardare, per noi e per le generazioni future, la preziosità del “nostro” territorio Ibleo.

Con affetto
gianni

P.S. Auguri per il tuo prossimo matrimonio.

Archimede ha detto...

Da: il giornale di Siracusa

Parco degli Iblei, Gennuso chiede un incontro con i sindaci della zona sud
A Rosolini l'opposizione chiede che ne discuta il Consiglio comunale
Parco degli Iblei, Gennuso chiede
un incontro con i sindaci della zona sud
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di Alberto Lorefice
Mercoledì 19 Maggio 2010 - 15:37

Rosolini - Sul Parco degli Iblei fa sentire la sua voce anche l'onorevole Pippo Gennuso. Il parlamentare regionale del Mpa con una nota stampa fa sapere di essersi attivato presso l'assessorato regionale Territorio e Ambiente per cercare di dare la posibilità a tutti i sindaci dei Comuni della zona sud del siracusano, nonchè gli operatori della filiera agricola alimentare, di sedersi attorno un tavolo per cercare di fare proposte concrete sulla problematica.

L'incontro con molta probabilità si svolgerà a Rosolini nei prossimi giorni. "E' importante - afferma Gennuso - che si comprenda come il Parco degli Iblei sia un valore aggiunto all’economia della zona e non diventi un problema frenando lo sviluppo del settore agricolo. L’istituzione del Parco degli Iblei se da una parte dovrà consentire la tutela del territorio dall’altra parte dovrà garantire e salvaguardare gli agricoltori e gli allevatori promovendo un’attività compatibile con il naturale ecosistema".

Sul fronte cittadino intanto si registra la nota dei tre capigruppo dell'opposizione consiliare al Comune, Latino per il Pdl-lealisti, Incatasciato per Mpa e Sparacino per il Pd, che hanno chiesto alla presidente Calvo coma mai, a circa un mese di distanza, non sia stata data risposta alla loro richiesta di convocazione di un Consiglio comunale aperto per la trattazione del problema "nella consapevolezza che che la gestione del territorio è di competenza del consiglio comunale e quindi una corretta e condivisa perimetrazione che superi le divergenze politiche, nell'interesse pubblico, potrebbe rappresentare una opportunità per il nostro territorio in termini di diversificazioine dello stesso per favorire strategie di sviluppo locale".

Archimede ha detto...

Da: il giornale di Siracusa

Il Consiglio approva il Rendiconto e la Consulta giovanile

Parco degli Iblei, da Canicattini una proposta alternativa di perimetrazione

di Redazione
Venerdì 28 Maggio 2010 - 15:46
Canicattini - «Una proposta del tutto alternativa a quella della Regione, per la perimetrazione del Parco naturalistico degli Iblei, che tenga conto di come questo strumento, nasce e si sviluppa per conservare e permettere la fruizione di ambiti naturalistici (generalmente montani o isole comunque caratterizzati da aspetti antropici non rilevanti); gli Iblei, da questo punto di vista, rappresentano un contesto territoriale di area vasta capace di inglobare una moltitudine di parchi: ecco perché l’istituzione del “Parco più grande d’Italia” incontra la resistenza delle amministrazioni e degli operatori socio-economici locali generando un clima di grande imbarazzo».
Questo quanto dichiarato ieri sera nel corso della seduta del Consiglio Comunale, dall’arch. Giuseppe Di Mauro, dell’ufficio tecnico del Gal Val d’Anapo, chiamato in aula dal sindaco Paolo Amenta, per spiegare ed illustrare la proposta di perimetrazione del Parco degli Iblei, elaborata con tutti i sindaci dell’Unione dei Comuni “Valle degli Iblei”, che martedì diventerà oggetto del convegno voluto dall’Anci provinciale, presieduta dal sindaco Amenta, assieme alla Camera di Commercio, a Confindustria, e alle Associazioni imprenditoriali, al Grand Hotel Alfeo a Siracusa. Un momento di confronto con il mondo ambientalista, le forze politiche e sindacali, i parlamentari e gli enti interessati, per uniformare le proposte di perimetrazione da presentare alla Regione.

«I sindaci dell’Unione dei Comuni “Valle degli Iblei” – ha detto ieri sera in aula il primo cittadino di Canicattini - supportati tecnicamente dal GAL Val d’Anapo, hanno analizzato attentamente la proposta realizzata dal Dipartimento dell’Ambiente e le considerazioni rese dell’Assessorato dell’Agricoltura (oltre le osservazioni dei vari attori locali pubblici e privati manifestate durante gli incontri sul tema). Si è così pervenuti ad una visione reticolare del Parco che rispecchia la realtà locale, non solo dal punto di vista ambientale ma anche dal punto di vista economico-sociale, affinché si possa realizzare in maniera partecipata uno strumento di supporto per l’intera area vasta degli Iblei. Il Parco degli Iblei è stato formalizzato con una procedura assolutamente anomala che lo ha individuato semplicisticamente con un “nome” all’interno di un articolo di un disegno di Legge (art. 26 comma 4 nonies della L. 3194/2007), senza il supporto di una perimetrazione e di studi allegati, senza la partecipazione del territorio, senza una previsione economica per i dovuti approfondimenti, per la strutturazione gestionale e per i regimi di aiuto volti a chi dovrà continuare a vivere all’interno del Parco. Se la soluzione ad una procedura imposta in verticale dall’alto è l’abrogazione dell’articolo di istituzione del Parco è essenziale attivarla sin da subito ad opera delle parti politiche che oggi rappresentano il territorio sul livello nazionale e regionale. Se invece si vuole portare avanti la definizione del Parco perché la visione politica garantisce che questo strumento sia valido per la gestione delle valenze ambientali del territorio e capace di drenare risorse economiche per rianimare il tessuto economico locale, allora è necessario che si realizzi uno strumento particolare che risponda concretamente alle esigenze ed alle caratteristiche di questo paesaggio».

Archimede ha detto...

Tutti devono sapere!

Da: il giornale di Siracusa

La presentazione martedì alle 10,30 al Grand Hotel Alfeo
Perimetrazione "reticolare" per il Parco
si di ANCI e Camera di Commercio
Stampa E-mail
di Redazione
Sabato 29 Maggio 2010 - 17:29

Siracusa - Sarà un confronto su quella che viene definita la soluzione alternativa alla proposta della Regione Sicilia in merito alla perimetrazione del Parco naturalistico degli Iblei, e allo stesso dibattito che si è aperto in questi mesi nei territori delle provincia di Siracusa, Ragusa e Catania, interessate al parco. Una perimetrazione “reticolare”, quella che verrà illustrata martedì 1 giugno alle ore 10,30 al Grand Hotel Alfeo di via Nino Bixio a Siracusa, nell’incontro promosso dall’ANCI Sicilia provinciale di Siracusa, presieduta dal sindaco di Canicattini B., Paolo Amenta, e dalla Camera di Commercio di Siracusa.

La proposta, del tutto innovativa, elaborata con il supporto tecnico del Gal Val d’Anapo, è già stata assunta dai sette sindaci dell’Unione dei Comuni “Valle degli Iblei”, e verrà illustrata ai presidenti delle tre Provincie interessate dal costituendo Parco degli Iblei, ovvero Siracusa, Ragusa e Catania, a tutti i sindaci dei 35 Comuni toccati dal Parco, alle Associazioni professionali e di categoria, da Confindustria alle Piccole e medie imprese, alle Organizzazioni degli artigiani, del Commercio, degli Allevatori, degli Agricoltori, alle Soprintendenze, Azienda Forestale, alle Forze sindacali, alle varie Agenzie e Consorzi di Sviluppo, di Tutela e a tutte le Associazioni Ambientaliste ed animaliste, e alle federazioni dei cacciatori, sempre delle tre provincie.

«A seguito di approfondimenti sulla complessità della perimetrazione del “Parco degli Iblei” – hanno dichiarato il presidente dell’ANCI provinciale, Paolo Amenta, e il presidente della Camera di Commercio, Ivan Lo Bello - ed in considerazione delle diverse osservazioni rappresentate negli incontri del Partenariato Istituzionale ed Economico-Sociale cointeressato, è stata individuata dai sindaci dell’Unione dei Comuni Valle degli Iblei una soluzione alternativa di perimetrazione, coerente con il carattere “atipico” del paesaggio ibleo rispetto alle altre realtà dei Parchi Nazionali. Si ritiene che la individuata soluzione di “perimetrazione reticolare” sia in grado di garantire la realizzazione delle azioni di salvaguardia dei valori ambientali e di contestuale valorizzazione delle attività che caratterizzano l’intero tessuto economico-sociale dell’ambito dei rilievi e degli altopiani iblei».

Nel corso dell’incontro verranno affrontate le criticità dell’originaria proposta di perimetrazione del Dipartimento Ambiente della Regione Siciliana ed analizzati i dettagli della proposta alternativa, al fine di socializzare gli aspetti positivi e raccogliere eventuali osservazioni migliorative, al fine di perorare unitariamente la proposta alternativa con un partenariato pubblico-privato