1 gennaio 2012

BUON 2012 - CON PREGHIERA

Quando, all'età di 16 anni, sono partito per Milano, la raccomandazione di mio padre che mi è rimasta più impressa, (preceduta dalla classica frase "o papà") è stata espressa attraverso il seguente proverbio:
Paisi ca vai,
commu viri fari fai.
Effettivamente fin dai miei primi giorni da emigrante (oggi, giustamente ci chiamiamo "sortinesi nel mondo) ho cercato d'integrarmi con l'ambiente circostante, naturalmente senza rinunciare alla mie radici sicule-sortinesi e, caparbiamente, osteggiando quelle posizioni barbarico-razziate, degli "indigeni locali" che successivamente sono sfociate nella formazione della "lega lombarda" (le iniziali minuscole sono volute...).

Ricordo un episodio a cui ho assistito in un bar meneghino:
si trattava di uno scambio di frasi tra due avventori del bar stesso.
In Sicilia c'era stato un sparatoria-regolamento di conti, nella quale erano morti tre o quattro malviventi. Uno dei due avventori, commentando la notizia riportata da un giornale, dice all'altro:
- Te vist? (hai visto?) han fan foora quatter de luur (hanno fatto fuori quattro di loro-meridionali).
Al che l'altro gli risponde:
-Va ben, ne fan foora quatter (va bene, ne fan furi quatto) ma ne vengnen suu dees! (ma ne vengono su dieci!)....
A parte questo episodio, devo dire che, secondo la mia esperienza lombarda, ho sempre trovato persone gentili comprensive e ospitali.
A Sortino alcune volte, qualche amico, riferendosi agli abitanti della cosiddetta "padaia" (l'iniziale minuscola è ancora fortemente voluta) , meridionali compresi,  mi diceva: "voi leghisti...."
Probabilmente, visto dalla lontana Sortino, il fenomeno (da baraccone) leghista è visto in modo distorto e totalizzante. Visto da vicino invece è un fenomeno che pesca i suoi consensi in una minoranza di persone semplici e rozze come i due avventori del bar di cui sopra.

Tutto questo mi è servito da premessa al video che vi sto per presentare.
Si tratta di un  video che si "appoggia" su una canzone di un autore francese che si chiama Georges Brassen.
Molti cantautori Italiani, hanno tradotto nella nostra lingua diverse canzoni di questo poeta-cantore. Uno in particolare ne ha tradotte molte in dialetto milanese, ed è il milanese Nanni Vampa.
Tra le tante canzoni tradotte, c'è ne una che recita una preghiera e mi è sembrata adatta da pubblicare oggi 
01 GENNAIO 2012. 
Il titolo originale è "La prière"  che si potrà ascoltare alla fine della versione in milanese.
Nella versione di Svampa il titolo è  "Madonna varda giò" (Madonna guarda giù). 
Non conoscendo la lingua francese, ho tradotto la versione dal milanese all'italiano.
Dopo l'ascolto sicuramente concorderete con me che spesso solo attraverso il dialetto si possono esprimere stati d'animo che toccano direttamente il cuore.
BUON 2012 A TUTTI!!!


Se l'esperimento vi è piaciuto, su Youtube sono "parcheggiati" atri tre video tradotti con lo stesso criterio.
questi sono i relativi link:
Il temporale
Le panchine 
Bonom (buon uomo)
Tutti questi brani fanno parte di tre album, pubblicati da Svampa negli anni 60-70, dal titolo 
"SVAMPA CANTA BRASSENS"