Dal giornale La Sicilia del 04 febbraio 2008:
Sì del Tar al parco degli IbleiE' stato respinto il ricorso promosso dalla Regione.
Sarà la prima riserva nazionale della Sicilia.
Verrà istituito il Parco nazionale degli Iblei. Il Tar (Tribunale regionale amministrativo) ha infatti respinto il ricorso della Regione che si era opposta all'istituzione di questo Parco naturale sostenendo che essendo la Sicilia a statuto speciale non si potessero istituire parchi nazionali. Invece secondo il Tar questo è possibile e quindi resta valida l'istituzione del Parco nazionale degli Iblei.
Sulla istituzione di questo parco c'era stata una certa preoccupazione da parte degli allevatori. Infatti si pensava che, oltre ai già vigenti vincoli paesaggistici, intervenissero altri vincoli che andavano a penalizzare sia la zootecnia che l'agricoltura.
Preoccupazioni per le attività produttive avevano espresso anche le Camere di commercio di Siracusa e Ragusa.
Da parte di Paolo Uccello, che è stato, da assessore provinciale all'Ecologia, tra i promotori per l'istituzione di questo parco, si tratta di preoccupazioni non giustificate in quanto l'istituzione del Parco salverà uno straordinario giacimento di biodiversità, di ricchezza storica ed etnoantropologica, un modello di sviluppo ecosostenibile.
«Di tutto questo – afferma Uccello – si potranno avvantaggiare sia la zootecnia sia la agricoltura creando un marchio che potrà garantire la qualità del territorio ibleo».
L'istituzione del Parco, inoltre, apre la possibilità di grandi opportunità e vantaggi poichè si possono sfruttare leggi, regolamenti e fondi considerevoli e si potrà avere un sicuro incremento di flusso turistico interessato al paesaggio ed alle caratteristiche uniche delle aree iblee. La biodiversità è data da migliaia di specie vegetali ed animali. La particolarità di questo territorio si evince dal fatto che nel resto dell'Europa sono centinaia queste specie vegetali ed animali: in un metro quadro negli Iblei possiamo individuare quindici specie diverse di piante.
Il Parco degli Iblei insisterà per il 60% il territorio siracusano. È il primo parco nazionale, in quanto gli altri che sono stati istituiti in Sicilia sono regionali. Il parco degli Iblei, quindi, è alla stessa stregua di quello dell'Abruzzo, della Valle d'Aosta, del Trentino, e rappresenta una occasione di sviluppo del territorio. Infatti con l'istituzione del parco degli Iblei ci sarà la possibilità di dare una certificazione di qualità ai prodotti e al territorio con la creazione di filiere produttive e pratiche agronomiche sempre più attente all'ambiente.
Con l'istituzione del parco nazionale degli Iblei, inoltre, si potrà rimediare a quel dissesto idrogeologico che è stato causato dall'incuria e dall'abbandono delle campagne.
P. M.
-----------------------------------------------------------Sulla istituzione di questo parco c'era stata una certa preoccupazione da parte degli allevatori. Infatti si pensava che, oltre ai già vigenti vincoli paesaggistici, intervenissero altri vincoli che andavano a penalizzare sia la zootecnia che l'agricoltura.
Preoccupazioni per le attività produttive avevano espresso anche le Camere di commercio di Siracusa e Ragusa.
Da parte di Paolo Uccello, che è stato, da assessore provinciale all'Ecologia, tra i promotori per l'istituzione di questo parco, si tratta di preoccupazioni non giustificate in quanto l'istituzione del Parco salverà uno straordinario giacimento di biodiversità, di ricchezza storica ed etnoantropologica, un modello di sviluppo ecosostenibile.
«Di tutto questo – afferma Uccello – si potranno avvantaggiare sia la zootecnia sia la agricoltura creando un marchio che potrà garantire la qualità del territorio ibleo».
L'istituzione del Parco, inoltre, apre la possibilità di grandi opportunità e vantaggi poichè si possono sfruttare leggi, regolamenti e fondi considerevoli e si potrà avere un sicuro incremento di flusso turistico interessato al paesaggio ed alle caratteristiche uniche delle aree iblee. La biodiversità è data da migliaia di specie vegetali ed animali. La particolarità di questo territorio si evince dal fatto che nel resto dell'Europa sono centinaia queste specie vegetali ed animali: in un metro quadro negli Iblei possiamo individuare quindici specie diverse di piante.
Il Parco degli Iblei insisterà per il 60% il territorio siracusano. È il primo parco nazionale, in quanto gli altri che sono stati istituiti in Sicilia sono regionali. Il parco degli Iblei, quindi, è alla stessa stregua di quello dell'Abruzzo, della Valle d'Aosta, del Trentino, e rappresenta una occasione di sviluppo del territorio. Infatti con l'istituzione del parco degli Iblei ci sarà la possibilità di dare una certificazione di qualità ai prodotti e al territorio con la creazione di filiere produttive e pratiche agronomiche sempre più attente all'ambiente.
Con l'istituzione del parco nazionale degli Iblei, inoltre, si potrà rimediare a quel dissesto idrogeologico che è stato causato dall'incuria e dall'abbandono delle campagne.
P. M.
L'articolo del giornale, mi dà lo spunto per fare alcune considerazioni:
Il mio parere (per quello che può contare), è che un parco nazionale (e sottolineo “nazionale”) degli Iblei sarebbe (o è) cosa buona e giusta.
Importante che non si trasformi nella solita “colonizzazione” territoriale com’è avvenuto per la nostra (e sottolineo “nostra”) valle dell’Anapo da parte della forestale.
Sicuramente, ci potrebbero essere nuove occasioni per nuovi posti di lavoro, sperando (anche per questo aspetto) organizzati in modo diverso e più ....produttivo rispetto a quelli dell’attuale forestale (mi pare che bastano circa 100 giorni per avere diritto a una serie di riconoscimenti finanziarie abbastanza sostanziose).
Vorrei anche raccontare che, questa estate, ho conosciuto un dirigente dell’associazione Ente Fauna Siciliana, la quale è stata tra le prime associazioni che ha promosso e si è battuta per l'istituzione di questo parco.
L’occasione è stata una bellissima e lunga passeggiata nelle spiagge della riserva di Vendicari (con il relativo reportage fotografico che appena possibile vorrei mostrarvi), per il monitoraggio d’eventuali orme di tartarughe marine, che in quel periodo depositano le uova proprio in quelle spiagge (lo sapevate? Io no!).
Quel giorno, già interessante solo per vista di questi bellissimi luoghi, la persona che mi accompagnava (Paolo Pantano), sapendo che ero Sortinese, mi disse che proprio nella nostra cittadina, nel 2003, era stato tenuto un convegno inerente al futuro parco degli Iblei e che, di questo convegno, la stessa associazione aveva pubblicato un libro (costo 10 euro) con gli atti” dello stesso.
Il mio parere (per quello che può contare), è che un parco nazionale (e sottolineo “nazionale”) degli Iblei sarebbe (o è) cosa buona e giusta.
Importante che non si trasformi nella solita “colonizzazione” territoriale com’è avvenuto per la nostra (e sottolineo “nostra”) valle dell’Anapo da parte della forestale.
Sicuramente, ci potrebbero essere nuove occasioni per nuovi posti di lavoro, sperando (anche per questo aspetto) organizzati in modo diverso e più ....produttivo rispetto a quelli dell’attuale forestale (mi pare che bastano circa 100 giorni per avere diritto a una serie di riconoscimenti finanziarie abbastanza sostanziose).
Vorrei anche raccontare che, questa estate, ho conosciuto un dirigente dell’associazione Ente Fauna Siciliana, la quale è stata tra le prime associazioni che ha promosso e si è battuta per l'istituzione di questo parco.
L’occasione è stata una bellissima e lunga passeggiata nelle spiagge della riserva di Vendicari (con il relativo reportage fotografico che appena possibile vorrei mostrarvi), per il monitoraggio d’eventuali orme di tartarughe marine, che in quel periodo depositano le uova proprio in quelle spiagge (lo sapevate? Io no!).
Quel giorno, già interessante solo per vista di questi bellissimi luoghi, la persona che mi accompagnava (Paolo Pantano), sapendo che ero Sortinese, mi disse che proprio nella nostra cittadina, nel 2003, era stato tenuto un convegno inerente al futuro parco degli Iblei e che, di questo convegno, la stessa associazione aveva pubblicato un libro (costo 10 euro) con gli atti” dello stesso.
Ebbene il libro è ...quiiiiii!
Per chi avesse tempo e voglia di farlo, ho “estrapolato” una serie di pagine con gli interventi (alcuni parziali, alcuni integrali, come quella dell’allora Sindaco Orazio Mezio) che si possono leggere nella sottostante “galleria fotografica”, in modo da farsi un’idea del “lavoro” che ci sta dietro a certe iniziative.---------------------------------------------------------------------------
L'UOMO NEGLI IBLEI |
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link di approfondimento:
PASSEGGIATA
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- ENTE FAUNA SICILIANA
- atto costitutivo del comitato promotore
- statuto del parco
- sito sicilia on line
- cacciatori
PASSEGGIATA
OASI VENDICARI - DA ELORO A CALAMOSCHE |
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