10 aprile 2009

LA TERRA TREMA

Oggi 10 aprile 2009, venerdì santo, il pensiero e la solidarietà sono rivolti alla gente d’Abruzzo, che sta subendo le conseguenze disastrose del terremoto, che ha distrutto le loro case, uccidendo molte persone che le abitavano.

Ogni volta che succedono questi eventi sismici, non posso fare a meno di pensare al “nostro” terremoto del 1693 che distrusse completamente la vecchia Sortino.
Giuseppe Briganti, nel suo libro “Erbesso Pantalica Sortino”, così descrive quei tristissimi giorni: << ... La prima scossa si ebbe nella notte del 9 gennaio 1693, verso le ore quattro, e, a Sortino, caddero parecchie case e chiese. Gli abitanti colti nel sonno, reagirono subito al primo momento di stupito sgomento, cercando di rimuovere le macerie e di portare sollecito aiuto ai feriti, [...] Si era giunti, così, alla domenica 11 gennaio la gente si recò in chiesa ad ascoltare le messe [...] Molti dei fedeli vi fecero ritorno la sera, per cantare il “Te Deum” di ringraziamento per lo scampato pericolo. Erano le ore 21 quando l’inno del popolo in preghiera fu sommerso da un boato assordante, mentre le mura rimasti in piedi crollavano sui devoti e i massi, che venivano giù dalle montagne sovrastanti, spazzavano le case nel loro cammino di morte e, di essi, si vedeva solo la fitta polvere e si udiva l’assordante rumore nella valle. Fu un momento di folle terrore che attanagliò gli scampati laceri, insanguinati, disperati per la morte di congiunti e amici. Quello, che era stato un paese, fu subito trasformato in un cumulo di macerie informi, in un enorme cimitero, più di 1500 morti, dove i vivi, che vagano, invocando le persone care, sembravano i fantasmi di un sogno macabro. E, a dare a questo spettacolo le dimensioni di un incubo, sopraggiunse un temporale, con tuoni, fulmini e pioggia a dirotto, mentre tutto quello sfacelo veniva illuminato, a tratti, in quella notte buia di terrore, dai lampi ricorrenti. [...] I fiumi in piena avevano travolto le colture e la terra squarciata aveva inghiottito alberi e casolari. Sembrava che tutte le forze della natura si fossero date convegno per annientare quel paese, già tanto martoriato >>

Il collegamento tra la giornata di oggi (venerdì santo) e il terremoto che distrusse Sortino è dato dal fatto che questa mattina presto, come saprete, si è svolta a Sortino la processione di Gesù legato alla colonna ( U Nummu ru Gesu). Questa statua lignea risale a prima del terremoto del 1693 e che, come scrive il parroco Andrea Guriullo, <<...fu trovata intatta sotto le pietre nell’anno 1697...>>.
Come tutti sanno, Sortino fu ricostruita più in alto del sito originale (new town?...), ma la cosa che non riesco a comprendere come è potuto accadere che, ricostruita la nuova Sortino, il vecchio sito è stato completamente dimenticato e, nel corso degli anni, si è trasformato in tante piccole e grandi proprietà private.
Da qualche anno a questa parte, grazie all’ostinazione di Gioacchino Bruno, Gek, (nipote del mitico Gioacchino) presidente dell’associazione SciliAntica, alla signora Maria Cannata, che ha messo a disposizione la sua proprietà, ai volontari della stessa associazione che, con lavoro, amore, pazienza e tenacia stanno riportando alla luce una parte della vecchia Sortino medioevale dove i nostri avi sono vissuti per secoli, fino all’evento catastrofico del 1963.
Nell’estate del 2007, accompagnato dal suddetto Gioacchino Bruno, ho visitato la piccola zona degli scavi. Dalle foto di quella visita ho ricavato un videoclip che trovate alla fine di questa non breve dissertazione...
A segire trovate anche la processione do Nunnu ru Gesu del 2006.

Auspico che, nel prossimo futuro, tutta la zona possa diventare un sito archeologico visitabile, per ricordare alle generazioni future il luogo dove i nostri progenitori vissero e i loro amici e parenti ci sono rimasti per sempre.
--------------------------------------------------------------------------

----------------------------------------------------------------------------

Mappa di Sortino Diruta.
Eseguita da Gioacchino Bruno jr nel 1993
(per ingrandire cliccare sulla foto)

Sortino diruta: lavori di bonifica
foto dario Minnalà
Sortino diruta: Resti del muro della vecchia Chiesa Madre
foto Dario Minnalà

S. Maria del Soorso.
Il quadro trovato e donato dalla famiglia Guglielmini.
Da sinistra: Sig. Guglielmini con la figlia Lucia, Dario, Jack Bruno, Paola Pinchon e Luigi Ingaliso.
foto inviata da Dario Minnalà

Mappa sismica dell'Italia