29 gennaio 2013

ENZO (ZINO) GIACCOTTO

Cari amici e visitatori del blog, una delle tante mie passioni sono le interviste a persone e personaggi attinenti alla nostra comunità di Sortino e dei Sortinesi nel mondo.
Di solito, le interviste, le registro e le conservo in attesa dell’occasione giusta per pubblicarle.
Una di queste interviste in attesa di pubblicazione, è quella che pubblico oggi e riguarda un nostro eminente e autorevole compaesano, Sortinese nel mondo, che vive a Roma.
L’occasione per la pubblicazione me l’ha data un articolo del giornale “Il Fatto Quotidiano” del 19 novembre 2012 che solo adesso ne ho appreso l’esistenza.
Questo è l’articolo:
Tina Anselmi:
La "Tina Vagante" che garantì le cure a tutti.
La "Tina vagante", come la chiamavano nella Democrazia Cristiana, la riforma sanitaria la fece correndo. Su e giù per Roma, tra il ministero e Montecitorio, staffetta tra la Dc e la famiglia Moro di cui era amica.
Assediata dal Vaticano, guardata con sospetto per il rapporto speciale con l'amica, e comunista, Nilde Jotti (che da presidente della Camera la volle a capo della Commissione P2).
All'inizio visse lo spostamento al ministero della Sanità, da quello del Lavoro, come un declassamento: "Vuol dire che faremo una vacanza" disse al suo assistente più fidato, Enzo Giaccotto, segretario particolare e oggi Priore dell'Arciconfraternita dei Siciliani a Roma.
Tina Anselmi ha 85 anni e Giaccotto accetta di parlare anche a nome suo:
"Il 1978 fu l'anno del rapimento e dell'uccisione di Moro, il Pci era nell'area di governo, morirono due papi, di cui uno, Papa Luciani, caro amico di Anselmi". E quindi si correva, tra il ministero collocato all'Eur, Montecitorio, Monte Mario dove abitava la famiglia Moro. E ben presto la vacanza divenne solo una battuta dimenticata in fretta. Anche perché appena insediata alla Sanità, Tina Anselmi si trovò di fronte alla prima grana. "La legge 194, sull'interruzione volontaria di gravidanza, era stata approvata dal Parlamento anche con il suo voto contrario di cattolica, ma attendeva la firma del ministro. Le pressioni del Vaticano, fatte dalla Pastorale della Sanità, furono fortissime fino a minacciare la rottura dei rapporti. "Ma lei non indietreggiò, da ministro le sembrava inconcepibile derogare da un suo preciso dovere, firmare una legge approvata dalle Camere". In quell'anno vide la luce anche la legge Basaglia e nacque, poi, la riforma della Sanità. "Giaceva in Parlamento da 14 anni e non aveva mai trovato lo slancio giusto", ricorda ancora Giaccotto. Il quadro politico (cioè l'accordo tra Dc e Pci che a quel tempo sosteneva il governo Andreotti) ne permise la realizzazione. "Il nostro interlocutore fu Giovanni Berlinguer" allora "ministro ombra" del Pci per la Sanità e uno dei padri della riforma. Il suo discorso alla Camera del 23 dicembre 1978 non ebbe incertezze: "Essa (la riforma, ndr.) è il frutto dell'iniziativa del movimento operaio, rappresentato sia dalle organizzazioni sindacali che dai partiti della sinistra, partito comunista e partito socialista". Aggiunge Giaccotto: "Infatti nella Dc si parlò di "salto nel buio" con pressioni dei settori più moderati — Andreotti, Piccoli, i Dorotei — per annacquare quella norma perché non era possibile dopo decenni di scomuniche al Pci condividere la stessa legge". La riforma eliminava le vecchie mutue, decentrava i poteri alle Regioni e alle Usl, erodeva potere e denaro alle strutture private, istituiva quattro princìpi cardine, come spiegò in aula il rappresentante della Dc, Bruno Orsini: "Globalità delle prestazioni, universalità dei destinatari, eguaglianza del trattamento, rispetto della dignità e della libertà della persona". Era la legge che accompagnava i mutamenti civili e politici dell'Italia. A opporsi furono i partiti moderati come i repubblicani, rappresentati da Susanna Agnelli, che si astennero; mentre liberali e Msi, che fece tenere l'intervento contrario a Pino Rauti, votarono contro. "Per la riforma sanitaria - continua Giaccotto - il fatto di avere come ministro una "Tina vagante" fu un bene. Questa sua caratteristica di sfuggire agli ordini di partito o, peggio, di corrente, avrebbe poi garantito il lavoro svolto come presidente della Commissione P2".
Sa.Can.
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Questo l’articolo di giornale. .
L'intervista riguarda proprio
 ENZO GIACCOTTO
Segretario particolare dell'On Tina Anselmi
(buona visione)

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Nel corso di questa lunga intervista.
Enzo Giaccotto
ha accennato ad alcuni eventi da lui promossi.
Uno di questi è stata la    
visita a Sortino dell'Onorevole Tina Anselmi.
per l'inaugurazione della (prima?) Biblioteca.
Ecco alcune foto che “immortalano” l'evento.
Le persone in costume, sono una piccola rappresentanza del
Gruppo Folcloristico Sortinese
La Zagara”
Con la chitarra  
Domenico Calvo.
Con la fisarmonica 
Roberto Sequenzia. 
(dal quale ho ricevuto le sottostanti foto)
Il ragazzo al centro che suona il friscaletto
Carmelo Salemi.
Il ragazzo davanti alla fisarmonica
(voce del gruppo):
Carmine Caruso  


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Gruppo Folcloristico
La Zagara”
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Un altro evento citato nell'intervista è
l’intestazione di una  
piazza-giardino di Roma dedicata a Pantalica. 
Su questo blog è stato già pubblicato il documentario dell’inaugurazione.
Chi volesse rivederlo può cliccare (QUI).(dopo "CANTO D'ALFEO").

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Si è accennato anche al nostro Sortinese nel mondo
SEBASTIANO PITRUZZELLO
Affermato produttore caseario, venuto in Italia dall’Australia per ricevere
L’onorificenza di Cavaliere del Lavoro.
Anche questo evento è stato pubblicato nel blog.
Per vedere il relativo post cliccare (QUI).

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E’ stato poi anche ricordato l’abate benedettino
COSTANTINO GAETANI
Nel mese di giugno del 2012 e stata organizzata, a Sortino, una serata nella quale
sono stati letti e recitati brani scritti dal nostro
Enzo Giaccotto
Tratti dal suo libretto (segue foto di copertina)


Anche questo evento è già stato pubblicato nel blog

per vedere il post cliccate (QUI).
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14 gennaio 2013

RESTAURO ORGANO CHIESA MADRE


Dal giornale "La Sicilia" del 13 gennaio 2013:

L'organo in Chiesa Madre 50mila euro per salvarlo

Sortino. Un finanziamento di 50mila euro è stato emesso dalla Regione per salvare il maestoso organo della chiesa Madre. E attraverso il restauro, riportarlo nel suo sito, dal quale ormai manca da circa vent'anni.
Per salvare l'organo è in atto un vera e propria gara di solidarietà. È stato formato anche un comitato, presieduto da Luigi Ingaliso, che ha il compito di coordinare tutti gli interventi che dovranno consentire la riparazione dello strumento.
Contributi sono arrivati, tramite l'iniziativa di Gianni Di Pasquale, un sortinese che risiede in Lombardia, da parte di tutti «i sortinesi nel mondo».
Inoltre, di recente, una pubblicazione dal titolo «Tempus gentium. La nuova meridiana della chiesa Madre di Sortino», è stata messa in vendita e il ricavato servirà per contribuire a restaurare l'organo della stessa chiesa.
Il libro racconta la storia del prezioso manufatto dalla sua progettazione, alla posa in opera e, in ultimo, alla sua benedizione officiata dall'arcivescovo Monsignor Salvatore Pappalardo.
L'amministrazione provinciale diversi anni fa concesse un contributo di 5mila euro. Ma fu una somma irrisoria per le spese che sarebbero occorse per avviare i lavori di restauro dell'opera.
Il parroco della chiesa Madre don Pippo Matera adesso auspica che si arrivi presto alla quota di 87mila euro che è la somma necessaria per ridare alla chiesa quest'organo. Strumento che si trova nella navata centrale, tra una suggestiva sequenza di archi e volte e che si insinua in tutta la sua maestosità e splendore: un organo di legno, finemente lavorato, ricco di rilievi e intarsi, opera del sapiente maestro Donato del Piano.
Questo organo di Sortino non è il solo strumento che venne realizzato da Del Piano, sacerdote secolare, esperto nell'arte organaria. Da Napoli don Del Piano arrivò in Sicilia nel 1729 e si trasferì nel siracusano. Aiutato dal fratello Giuseppe, costruì alcuni organi in chiese ricostruite dopo il terremoto del 1693.
Per la fama della perfezione nella costruzione di tali strumenti don Donato fu chiamato in altre province della Sicilia. L'organo di Sortino fu tra i primi che realizzò Donato del Piano ed era famoso per potenza di strumentazione e per la dolcezza dei suoni. Ora quest'organo si trova all'interno di un magazzino della ditta che lo deve restaurare e aspetta che la chiesa Madre abbia la disponibilità finanziaria. Ora, grazie a questo movimento per il ritorno dell'organo, che è nato attorno a don Pippo Matera e con questo finanziamento della Regione un passo decisivo è stato fatto per il suo restauro.
Paolo Mangiafico
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Anche il giornale  "Gazzetta del Sud" ha dato la notizia

 
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Nei suddetti articoli di giornale, si accenna al libro "tempus gentium", di Luigi Ingaliso.
 Per saperne di più si può leggere il sottostante articolo del giornale 
"La Sicilia" del 28 dicembre 2012

Sortino

Il libro sulla meridiana della Matrice
per finanziare il restauro dell'organo

  • Venerdì 28 Dicembre 2012
  • Siracusa,
  • pagina 29
l´organo della chiesa madre
Sortino. «Tempus gentium. La nuova meridiana della Chiesa Madre di Sortino». E' il volume che sarà messo in vendita e il cui ricavato servirà per contribuire a restaurare l'organo della stessa chiesa.
Il libro racconta la storia del prezioso manufatto, dalla sua progettazione alla posa in opera e, in ultimo, alla sua benedizione officiata dall'arcivescovo Salvatore Pappalardo in occasione della festa dell'Annunciazione, lo scorso 25 marzo.
Il volume impreziosito da un notevole apparato iconografico, si compone di quattro contributi, tra i quali si segnalano quello del nostro arcivescovo, che pone l'attenzione sul valore del tempo per il cristiano del terzo millennio e quello del progettista, Luigi Ingaliso, che spiega la genesi e la lettura del quadrante della nuova meridiana.
Nel progettare questa meridiana, Ingaliso è stato assistito dall'Azione cattolica e dai volontari di SiciliAntica, ed è stata posta nella facciata sud della maestosa chiesa barocca simbolo della ricostruzione dell'abitato nel nuovo sito, dopo il devastante terremoto del 1693.
La meridiana, interamente incisa su lastra in pietra di Tunisi con lo gnomone tornito in ottone, è stata donata dai familiari in memoria di Biagio Mezzio, fondatore delle Acli (Associazioni cristiane lavoratori italiani), già operaio dell'Eternit e pioniere nelle cooperative e nelle imprese di lavoro edile.
Per quanto riguarda il restauro dell'organo, l'iniziativa è di un apposito comitato in collaborazione con la parrocchia della Chiesa Madre, l'Arcidiocesi di Siracusa, la Regione Sicilia, il Comune di Sortino e l'associazione SiciliAntica Sortino.
P. M.
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 Questa è la copertina del libro, e costa (solo) 8 euro.
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Tempus gentium. La nuova meridiana della Chiesa Madre di Sortino
 (Edizioni d'Arte Istina, 2012, euro 8)
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Nel blog gemello "Sciurtinisi no Munnu" c'è un post dedicato al restauro dell'organo.
 Sulla fascia laterale del blog stesso sono elencate le donazioni (e i donatori) per tale restauro.
Per visualizzare il post clicca (QUI).