23 gennaio 2009

I "NFIGGHIULATI"




Grazie al nostro amico Gianni DP, che ha fatto in modo di farmi arrivare per posta da Busnago (MI) ad Amburgo, della nepitella o meglio "nebbita" secca, quindi questa nepitella venuta dalle assolate "rasciure" di Sortino, e pure lei emigrata per l'hinterland di Milano, e dopo una pausa padana, ha continuato la migrazione fermandosi qui, a 1200 chilometri a nord di Milano.

L'intento di questa azione era appunto quella che volevo cimentarmi a fare le famose "nfigghiulati"
e quindi proprio ieri pomeriggio armato di buona volonta' mi sono alzato le maniche ed ho preparato l'impasto, ho preparato dapprima delle pizze, poi una bella "mpanata"di patate cipolla e "sasizza" (fatta giorni addietro da me), e quindi con la pasta rimasta ho preparato delle nfigghiulate (3 pezzi) poche visto che era un esperimento, e quindi seguendo la ricetta della signora Rita ho fatto le suddette "nfigghiulati" che debbo dire sono riuscite quasi perfette, cioe' la prossima volta a mio avviso debbo aggiungere all'impasto un po' di grasso in piu', se no come detto buonissime, grazie a Gianni e a Rita.
Aggiungo la foto che e' venuta un po' scura, e se le carica aggiungo ancora una foto "ca mpanata"
e ancora una foto con della ricotta e un "catrozzo di sasizza"
ciao, ciao, Fulvio

6 commenti:

Gianni Di Pasquale ha detto...

Caro Fulvio, mi sembra che l'esperimento "'nfigghiulati" sia riuscito perfettamente.
Una delle tre, addirittura ha preso la forma di chiocciola (babbaluccia) e potresti anche... brevettarla. Propabilmente hai fatto un passaggio in meno rispetto alla nostra ricetta: Dopo aver arrotolato la sfoglia con nebbita e fichi, non hai fatto il "torciglione", in modo che il prodotto finale si presenti a "sfoglie" comunque con questo passaggio in meno, hai inventato una nuova forma originale.
Sai che, con le tue ‘nfigghiulate, hai realizzato il punto “C” del nostro “statuto”? Infatti, nell’elenco delle finalità, così recita:
C)-Divulgare la cultura gastronomica sortinese e facilitare scambi dei suoi prodotti tipici.

In queste feste io e Rita abbiamo preparato (secondo le nostre personali ricette) alcune specialità Sortinesi (comprese le 'nfigghiulate). Durante la preparazione ho fotografato le varie fasi, e presto conto di trasformare il tutto in una video-ricetta multipla, che potrà essere utile a qualcuno (ammesso che ci sia) che non conosce ancora tali procedure.

Caro fulvio, ti "passo" Rita che vuole dirti una cosa.

Ciao Fulvio, complimenti per l’esperimento. Io uso ancora l’olio d’oliva, ma so che con lo strutto vengono più buone. La prossima volta proverò.
Il mio intervento, invece, riguarda la tua prima foto con salsiccia e ricotta.
Non so se l’accostamento è casuale, ma vorrei suggerirti (se non lo hai mai fatto) un ragù con questi due ingredienti:
Basta semplicemente fare il ragù con la carne della salsiccia (tolta dal budello) a cottura ultimata aggiungere la ricotta e condire delle tagliatelle.
Con i tuoi amici tedeschi il successo sarà assicurato!
Ciao Rita.

fulvio sortinese doc ha detto...

Ciao Gianni e Rita,
Si Gianni hai perfettamente ragione nel preparare le "nfigghiulate" ho veramente dimenticato un passaggio, cioe',proprio quello del torciglione,sai la "vicchiania"....
io non e' che sia proprio un perfezionista, ma so per esperienza che al secondo tentativo si cerca di non fare gli sbagli della "prima volta" e poi in caso come si dice "non c'e' due senza tre"....
Grazie comunque per il punto C, sempre a disposizione con piacere.
Per la signora Rita; grazie per il consiglio, a dire la verita' la ricotta l'avevo fatta perche' volevo provare a fare un paio di "mpanatini ca ricotta" ma mi sono messo a fare pizze e quindi mi e' appena rimasta un pezzettino di pasta per fare le "nfigghiulate"
ma la prova della salsiccia e ricotta la provero' di sicuro, e faro' poi rapporto.
Anzi a proposito di salsiccia, ho gia' pronto un "reportage" personale in proposito, che a breve vi comunichero', stativi buoni ciao ciao Fulvio

luisor ha detto...

E a proposito di ricotta, oggi, cioè fra un'ora, mangeremo "gli gnudi", e cioè:
- 2 etti di spinaci lessati e strizzati
- 3 etti di ricotta fatta colare bene;
- 1 uovo;
- 1 pizzico di noce moscata.
S'impasta tutto, si fanno delle palline, si rotolano in un po' di farina, un po' per volta si buttano nell'acqua a bollore, solo qualche minuto e sono cotte. Si condiscono con un buon sugo di carne e, alè!, sono pronte.
Buon Appetito.

fulvio sortinese doc ha detto...

Ciao Luisor, avevo gia' sentito dei suddetti "gnudi" nominati da te, mi sembra che la provenienza sia dalla Toscana, o giu' di li, che dovrebbero appunto essere dei ravioli senza copertura di pasta, infatti il nome "nudi", la prossima volta che faccio della ricotta vedro' di provare a farli, e vediamo,
ciao Fulvio

Gianni Di Pasquale ha detto...

Caro fulvio, se aspettiamo che fai la ricotta.....stiamo freschi...
Non fai prima comprandola (orrore?) al supermercato?

A proposito di ...palline (nude) avete provato quelle di carne da "buttare" nel brodo o nel sugo?
Rita li fa così:
-carne trita
-uovo
-formaggio grattugiato
-pangrattato (poco)
-aglio, prezzemolo e sale.
Si impasta il tutto, si fanno delle piccole palline (diametro da 1.5 a 2 cm) e si "buttano" nel brodo bollente per una diecina di minuti.

Se li volete fare con il sugo, le stesse palline, si rotolano nel pangrattato si friggono (per i tricliceridi è la ...morte sua...) e si "buttano", sempre per lo stesso tempo circa, in un bel sughetto di pomodoro quasi al termine della sua cottura.
Dopo aver cotto, al dente, la pasta (non ben identificata), si fa saltare per qualche minuto nel sugo con le palline e....buon appetito.

PS tutti questi ...discorsi, alla fine, li riporterò anche nella stanza della cucina. quindi se vogliamo, possiamo ancora sbizzarrirci con le ricette in questo post.

fulvio sortinese doc ha detto...

Caro Gianni, ho continuato il discorso delle palline di carne o polpette al sugo su: sciurtinisinomunnu1, ciao fulvio