Ricordandomi spesse volte dei bei tempi passati, trascorsi felici e spensierati come lo sono per gli adoloscenti, specialmente se come noi quasi tutti allora negli anni che seguivano il dopoguerra, che eravamo si poveri, ma eravamo liberi di gironzolare per i dintorni e per le "rasciure" che si trovano nelle vicinanze del paese, e mi ricordo che appena il sole riscaldava sempre piu' le giornate primaverili, e la cinciallegra cantava sempre piu' forte la sua bella canzone d'amore dalle cime dei mandorli in fiore, pure i nostri cuori si gonfiavano di una frenesia indescrivibile, una voglia di inquietudine ci invadeva e non ci faceva stare fermi, e appena la tanto attesa campanella della scuola strillava la fine dalla lezione, il maestro non aveva ancora finito di salutarci che con uno schiamazzo collettivo e come uno sciame di api uscivamo correndo dalla scuola, appena entrati a casa gia' "a urza" volava in qualche angolo, si prendeva un pezzo di pane, si tagliava ad esempio la punta a un peperone si ci aggiungeva dentro dell'olio e del sale e prima che mia madre potesse reagire gia' si era sulla via, mordendo una volta sul pane e una volta sul peperone.....
Cogli amici si decide di fare un giro di ricognizione per i dintorni di Sortino, e' arrivato il momento di cominciare la stagione dei bagni e si deve vedere come stiamo a "gebbie" trovare quella che ha l'acqua piu' nuova o vedere se nel frattempo fosse nata una "gebbia" nuova, le vecchie nei dintorni e piu' lontano le conoscevamo gia' tutte, e cosi' un giorno intrapendiamo a gruppetto la strada che da dietro il cimitero porta verso la "mascalucia" che passa prima dal "cugno aceddu"
Ad un tratto la vediamo, sembrava un miraggio, cosi' bella, cosi grande e rettangolare, proprio costruita all'ultimo grido, vi e' addirittura un pilastro frangionde nel mezzo, il riverbero dell'acqua rispecchia i raggi del sole che sembra proprio sulla spiaggia, e dopo aver dato un'occhiata in giro che non ci fosse il padrone a vista, in meno che non si dica eravamo gia dentro a sguazzarci, che pacchia, finalmente abbiamo trovato una "gebbia"proprio della categoria a 4 stelle, da quel giorno quella che fu poi battezzata col nome "a gebbia i Brunu" divento' la nostra "gebbia" preferita e in breve tempo si era gia' sparsa la voce di questa bellezza, tanto che in certi pomeriggi ci trovavamo qui a sguazzarci una cinquantina di ragazzini, non vi dico lo schiamazzo che si faceva li.
Come tutte le cose belle che un giorno finiscono, cominciarono anche qui i problemi, ogni tanto passava una persona che ci sequestrava gli indumenti che poi ci ridava dopo averci lasciato giurare che non saremmo piu' andati li a nuotare, ma era una guerra giornaliera, comincio' pure qualche litigio, qualche genitore era stato avvertito che quest'uomo a volte lanciava delle sassate col pericolo di ferire a qualcuno e allora aveva reagito e poi si sa che dalle parole e' facile passare alle mani......
Un paio d'anni fa trovandomi nelle zone mi venne in mente la "gebbia i Brunu" e preso dalla curiosita' se ancora esistesse ci andai, stava ancora li, era ancora bella come la prima volta che la vidi, mi sedetti sul ciglio della stessa e improvvisamente sembrava che io sentissi in quel momento lo schiamazzo felice di tanti ragazzini che facevano il bagno .......
Fulvio sortinese doc
16 febbraio 2008
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2 commenti:
Ben arrivato caro fuvio sortinese doc. questo è il tuo primo post, e sono stato felice di vederlo.
Non ti spettare molti commenti, per il semplice motivo che ancora il nostro blog è poco conosciuto.
Tu sei uno dei pochi pionieri, e quando questa chiazza virtuale si “popolerà” di tanti amici Sortinesi nel mondo, tu potrai dire:
“IO C’ERO!!!”
Certo che noi “ragazzi” di un volta ci divertivamo con poco, e i nostri padri, penso, con meno ancora.
Ogni generazione ha i suoi giochi. I miei figli si sono divertiti con giochi più sofisticati dei miei, e i loro figli, se il mondo non andrà a gambe all’aria (in quel caso si trastulleranno fascennu pitriati...), giocheranno con ...macchine sempre più virtuali.
In fondo, se ci pensi, anche noi, in questo momento stiamo...giocando con questa macchina virtuale che si chiama blog.
Si Gianni io non ho nulla in contrario sul progresso che inesorabilmente va sempre piu' avanti, pero' a volte mi intristisce il fatto che i bambini oggi crescono e passano la maggior parte del tempo libero dentro, le campagne intorno al paese almeno quelle incolte, sono vuote e senza vita come morte, i bambini non sanno in effetti cosa sia la natura con tutto che ci vivono accanto, ti ricordi quando si catturavano le lucertole col filo di avena con la punta legata a cappio? e che poi dopo averci giocato un po' le liberavamo, o andavamo a catturare rane vicino agli abbeveratoi, o andavamo a catturare granchi, secondo me e' cosi che si impara poi da grandetti a rispettare la natura, conoscendola dapprima da vicino, puo' darsi che mi sbaglio l'internet e' si una potenza riguardo l'informatica, ma ha dei lati pericolosi che fanno piu' male che bene ai giovani,comunque non voglio drammatizzare, ed e' chiaro che questo che ho detto non vale per tutti i giovani, io comunque ho fatto giocare tempo fa al mio junior oggi 18enne con le lucertole, o con le rane, con i girini, o abbiamo allevato un merlo, credimi queste cose accendono la fantasia di chiunque ragazzino, basta fargliele conoscere, e poi da grandi loro vedendo una rana, o una lucertola, o ecc, col pensiero ritorneranno indietro a ricordarsi di averci giocato si, ma sono da animali da rispettare perche' come noi appartengono alla natura......
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