Oggi, 17 aprile 2011, domenica delle palme.
In questo giorno, un pensiero non può non rivolgersi anche alle “nostre” palme di Piazza Giovanni Verga, che alcuni mesi fa sono state attaccate dal punteruolo rosso.
Nel corso del mio recente soggiorno a Sortino, più volte ho avuto modo di vedere i... miseri resti delle palme colpite.
Ad oggi, su dieci piante, quattro sono definitivamente prive della loro vita vegetale e dalla loro lussureggiante chioma. A vederle così incappucciate (avrei voluto dire “velate” ) ho provato una senso di tristezza e malinconia, quasi come quella che si può provare per la perdita di quattro amici.
Vorrei rendere partecipi, di questo stato d’animo, gli amici del blog con la pubblicazione della seguente foto.
Come molti sapranno, due delle quattro piante incappucciate, hanno una loro storia: la prima pianta, la più alta di tutte, era conosciuta come “a parma di Ciminetru” giacché per molti anni è stata “abbrivirata” con l’acqua delle barbe, dal compianto barbiere Ciminetru, che aveva il salone di fronte alla palma stessa.
L’ultima palma, la possiamo definire “a parma di Lucio Gigliuto” visto che lui stesso ci ha raccontato in un’intervista (già pubblicata in questo blog) di averla piantata con le sue mani, nel lontano 1933-34, assieme a “Paulina a Miricana” scolari della sesta classe di allora.
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Ricordo che in occasione della domenica delle palme, alcuni ragazzi (per noi fortunati) mostravano, con soddisfazione, certi oggetti realizzati con palme intrecciate, frutto di una maestria che pochi sapevano praticare.
L’estate scorsa, trovandomi a Sortino, ho avuto la fortuna di assistere e filmare alcuni momenti di un corso sull’arte dell’intreccio delle palme, che si è svolto “na casa do fascitraru” ( museo dell’apicoltura).
In questo caso, il maestro Gino Di Pietro (mio amico d’infanzia), insegnava il metodo per eseguire una treccia-base per la realizzazione di svariati manufatti.
Seguendo con attenzione li primo dei due video che pubblico, chiunque potrebbe imparare questa antica tecnica.
Nel secondo video, oltre a continuare il discorso sull’intreccio delle palme, ci sono un paio di cose che, ai sortinesi nel mondo, sicuramente farà piacere vedere e sentire. Si tratta di una “riutura” (temporale) di fine agosto, che ha trasformato la nostra chiazza in un fiume, e di alcune storie e filastrocche “cuntati” e recitate da Paolo Birritta e da un giovanotto di nome Carlo.
BUONA VISIONE
1 commento:
Quanti ricordi mi fanno venire in mente, questi video, sono tornato a SORTINO mentre li vedevo, grazie dei bellissimi ricordi d`infanzia, continua sempre cosi` .. ciao NUNZIO CARUSO"
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