18 gennaio 2011

S. MARIA DEL SOCCORSO


Dal giornale “La Sicilia" del 11 gennaio 2011
Sortino. Ricorre oggi l'anniversario del terremoto che rase al suolo la vecchia Sortino. Era l'11 gennaio 1693 quando un potente sisma devastò tutti i centri abitati del Val di Noto. In occasione di questa ricorrenza, Orazio Mezzio, già sindaco di Sortino, richiama all'attenzione di chi è competente la situazione che riguarda alcuni siti della vecchia città. Come lo stesso Mezzio ha fatto osservare, sarebbe opportuno ripristinare la targa che è stata rimossa e che lui stesso, quando era sindaco, aveva fatto affiggere, per ricordare alla nuova generazione i sacrifici che fecero i loro padri per ricostruire dalle macerie la nuova Sortino.
L'ex sindaco, nell'elogiare i volontari di «SiciliAntica» che stanno cercando di recuperare alcuni siti della Sortino «diruta», ha ribadito che rischia di scomparire l'ultima testimonianza del vecchio comune. Si tratta della chiesetta dedicata a Santa Maria del Soccorso, ubicata lungo la strada provinciale Sortino-Fiumara-Mandredonna. A tal proposito, l'associazione SiciliAntica di Sortino, a suo tempo, aveva presentato al Comune un dossier in cui si evidenziava lo stato di abbandono di questo minuscolo edificio religioso.
L'appello non ha avuto risposta e quindi, Mezzio chiede l'intervento della Sovrintendenza ai Ben culturali per salvare una struttura che costituisce una testimonianza storica. La chiesa di Santa Maria del Soccorso fu costruita fuori le mura della vecchia Sortino per comodità dei contadini che lavoravano nella valle dell'Anapo. Di questa chiesa ne usufruivano i pastori e i contadini che non potevano recarsi, in quanto impegnati nei lavori campestri, nella chiese della vecchia Sortino. La chiesa di Santa Maria del Soccorso ha una importantissima valenza storica, essendo l'unica a non essere stata distrutta dal terremoto.
Questo si deduce dal manoscritto settecentesco «Notizie della chiesa di Sortino», opera del parroco don Andrea Gurciullo. Lo stato di abbandono e l'azione dei vandali hanno già distrutto l'altare in tufo. E' stato anche asportato il dipinto che raffigurava la Madonna del Soccorso ed è stato trafugato anche il cornicione lapideo dell'altare. Quanto trafugato è di poco valore, ma è di grande interesse perché testimoniava le tradizioni della Sortino medievale.
Inoltre, la struttura è seriamente in pericolo e se, non si interviene con urgenza rischia una rovinosa fine. Le crepe presenti, sia all'interno che all'esterno, si allargano di giorno in giorno ed alcuni blocchi del soffitto sono già crollati. Sotto quello che rimane degli intonaci, inoltre, si nota la presenza di radici di alberi, anche piuttosto grosse.
Paolo Mangiafico
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Nel mese di marzo del 2010, mi trovavo a Sortino.
A bordo  dell'automobile dell'amico Vincenzo Matera,
stavamo salendo per la strada 
"do curtu."
Quando, contornata da verdissimi agrumeti,
abbiamo  incontrato la chiesetta di
S. Maria del Soccorso.
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 Il video che segue documenta la condizione
nella quale la chiesetta si trovava un anno fa.
Alla fine del video si potrà ammirare il quadro della
Madonna del Soccorso,
che fino a pochi mesi fa si trovava all'interno della chiesetta stessa.
Dario Minnalà, attuale presidente dell'associazione SiciliAntica,
in un commento al post del 10 aprile 2009 dedicato al terremoto in Abruzzo,
così scriveva a proposito di questo quadro:
<<...Il quadro di S. Maria del Soccorso custodito dalla Famiglia Guglielmini e recentemente donato all'Antiquarium venne fotografato da Giuseppe Rio parecchi anni fa quando era ancora nell'altare della chiesetta. Fu proprio Giuseppe, provvidenzialmente, a consigliare al Sig. Guglielmini di mettere il quadro al sicuro.
Nei mesi scorsi ho presentato al Sindaco un dossier sullo stato precario in cui versa la chiesetta ed ho rivolto un appello affinchè venisse salvata questa testimonianza della Sortino Antica visto che questa chiesa fu l'unica a rimanere in piedi dopo il Gennaio del 1693.
Venne pubblicato in quei giorni un articolo da Mangiafico sulla " Sicilia" che venne letto dai propietari:
la famiglia Guglielmini mi ha contattato ed ha subito espresso il desiderio di donare il quadro, dimostrando un grande senso civico e amore per la nostra storia. L'augurio è che anche altri possano prendere questo gesto come esempio.>>
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Buona visione

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