11 maggio 2008

LIETO EVENTO

MAGGIO 2008
E' NATO UN NUOVO SITO
SORTINESE!!!
questo è l'indirizzo:
www.sicilianticasortino.it

5 commenti:

luisor ha detto...

Si, io l'ho visitato, mi pare ben fatto ed utile per conoscere la nostra storia. La storia di un popolo che inizia in una valle con grotte adibite ad abitazioni per poi continuare a melbourne milano londra ecc.

Gianni Di Pasquale ha detto...

Hai ragione, caro luisor, anche a me è sembrato un sito ben fatto (ecco perché le ho dedicato un post).
In particolare mi è piaciuto molto quanto scritto da Dario Minnalà sulla Sortino diruta (sdirrubbata) e medievale (sezione territorio).
Mi è sembrata una sintesi ben fatta, quasi una tesi di laurea, della storia di Sortiino dalle origini fino al disastroso terremoto/i del 1693.
Dopo che l’avrai letto, potrai fare a meno di ...cercare i libri di Blundo e le memorie del parroco Gurciullo. Qualcuno li ha già ...”spulciati” per te e per noi tutti ....
....Cu javi a comudità e nun sa pigghia, mettulu a mangiatura e dacci pagghia! ):-))).
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Questa associazione, che si batte per portare alla luce la Sortino medievale, penso che merita la nostra solidarietà e il nostro appoggio morale e materiale.
Da parte mia ho fatto ...domanda per far parte dei soci sostenitori (la tessera costa 36 euro).
Questa estate ho visitato una piccola zona a est “da sumagghia a Nina” (accompagnato dal presidente Gioacchino Bruno) e ne sono rimasto affascinato. Se non l’hai visto, nel nostro blog trovi il video di questa breve visita.
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A proposito di “sumagghia a Nina” qualcuno sa perché ha questo nome?

luisor ha detto...

Condivido quanto scrivi su siciliantica e credo anche di sapere perchè la nostra sumagghia si chiama sumagghia a nina. O meglio, faccio una deduzione in base ad una lettura fatta molti anni or sono, eccola: pare che alcuni secoli fa le donne che si fossero macchiate di delitti particolari, immagino con riferimento alla "morale", venissero appunto buttate giù da sumagghia a nina. Di più, l'ultima donna a cui sarebbe stato riservato questo delicato trattamento sarebbe stata una signora che si chiamava Magnano. Suppongo io che Nina fosse il nome. Prendete il tutto per quello che può valere.
Una cosa che invece a breve saprò esattamente è che cos'è e come preparavano a sortino a cucuzzetra e sonno. Lo saprò attraverso una lucida noventenne che pare ne preparasse tantissimo per un suo agitatissimo figliolo.

Anonimo ha detto...

ciao Gianni,
sono felice che sei entrato a far parte dei soci della famiglia di siciliantica,
(siamo già in 40),
Da qualche giorno sul nostro sito abbiamo inserito due nuovi photogallery: i volti della memoria di Giuseppe Rio e Pantalica e dintorni di Mario Bonanno.
Sono sicuro che ti farà piacere rivedere qualche personaggio del passato e i luoghi
che ami.
Nei prossimi mesi inizieremo la pulitura delle grotte Cannata a Sortino
antica e in collaborazione con la dottoressa Rosa Lanteri della soprintendenza,
inizieramo la stesura della mappa archeologica del territorio di Sortino.
Inoltre abbiamo intenzione di censire alcuni ulivi plurisecolari di contrada
Lardia per salvaguardarli.
Saluti a tutti i sortinesi nel mondo.

Gianni Di Pasquale ha detto...

Caro Dario,
Grazie, per il vostro impegno verso la Sortino dei nostri avi, la quale, se ci pensiamo bene, è l’anello mancante (ancora per poco), tra la civiltà di Pantalica e la Sortino attuale.
Le “Grotte Cannata”, hanno, forse, questo nome, in onore del tuo compianto nonno, Ninè Cannata, mio maestro di sartoria, e che aveva una “rasciura” da quelle parti?
Anche per gli ulivi secolari, mi sembra un’iniziativa lodevole, spero che i proprietari non abbiano niente in contrario, pensando che in futuro potrebbero, con lo sradicamento della pianta, dar loro un guadagno.
Qui in Lombardia, c’è una strana moda che consiste nel piantare, nei propri giardinetti, degli ulivi centenari, provenienti dal sud Italia, (e li pagano anche 3 o 4000 euro!) in pratica uno “spaccio” semi-legale d’ulivi.
Per farli sopravvivere al trapianto e al trasporto gli “mozzano” i rami lasciandogli dei moncherini, da dove spunteranno dei nuovi rametti, che sembrano dei peli rispetto alla maestosità del tronco. (vedi foto su questo blog nel post del 29 aprile 2008).
Vorrei fare una proposta: quella di istituire una “gara” di solidarietà dal nome
“ADOTTA UN ULIVO SECOLARE”
Rivolta a privati, scuole e istituzioni varie. Che ne dici?
Larga la foglia stretta, la via.........